Michele Armellini

Product Designer - Talent in Residence

Michele è un eclettico designer toscano. Nel 2013 ottiene la Laurea di primo livello in Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze. Nello stesso anno si iscrive al Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto per l’Innovazione al Politecnico di Milano, dove si laurea nell’aprile 2016.

 

Refurnished. Una piattaforma collaborativa per la riparazione degli oggetti.

I rapporti tra le persone, il mercato e la progettazione si stanno modificando radicalmente anche grazie alle innovazioni nel campo delle comunicazioni. Attraverso internet è diventato possibile auto-gestire le transazioni di beni e servizi senza intermediari, dando vita ad un nuovo modello economico fondato sulla condivisione. All’interno della “shared economy” il valore della proprietà, che aveva caratterizzato i secoli XIX e XX perde di significato, lasciando spazio ad un sistema Adhocratico, in cui tutti hanno la possibilità di usufruire di un bene o di un servizio solamente quando ne hanno bisogno. Queste caratteristiche si rispecchiano anche nella sfera progettuale: la proprietà intellettuale cede il posto all’attribuzione intellettuale. La condivisione dei progetti facilita il processo d’innovazione collettiva, permettendo a chiunque di contribuire, grazie alla digitalizzazione dei processi progettuali e produttivi. Durante lo sviluppo di questa ricerca si è indagato il tema dell’open source progettuale, definito come open design: il passaggio dalla diffusione dei bit alla diffusione degli atomi, attraverso l’utilizzo della produzione diffusa. Le tecnologie di digital manufacturing consentono di processare i file digitali rendendo potenzialmente riproducibile qualsiasi artefatto in qualsiasi luogo. Applicando queste considerazioni al tema della riparazione degli oggetti, è stato sviluppato un servizio, una piattaforma collaborativa che utilizza il design come strumento in grado di generare valore, e il cui fine ultimo è quello di rendere gli oggetti indesiderati, di nuovo desiderabili.