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- Settembre 05, 2023
Nasce nel 1999 nella campagna novarese. A conclusione del percorso liceale artistico, nel 2018 si iscrive al Corso di Design del Prodotto Industriale all’interno della Scuola del Design al Politecnico di Milano. Dopo il conseguimento del titolo Triennale decide di proseguire nella stessa università con il corso di Laurea Magistrale in Integrated Product Design. Durante il percorso di studi ha appreso come il ruolo del designer sia fondamentale per comprendere i bisogni degli utenti per potersi porre nuovi obiettivi progettuali. Inoltre, durante l’ultimo anno accademico, si è dedicata a progetti focalizzati sulla sostenibilità e circolarità del sistema prodotto-servizio. Per questo motivo ha sviluppato un forte interesse verso i biomateriali e le opportunità che possono dare, sia a livello tecnico che sensoriale, per il design di prodotti innovativi.
Abstract
La crisi climatica e i crescenti problemi ambientali richiedono un cambiamento radicale nelle pratiche industriali, orientandole verso soluzioni più sostenibili. I biomateriali, grazie alla loro biodegradabilità e rinnovabilità, rappresentano un’alternativa promettente ai materiali convenzionali. I designer sono quindi chiamati a esplorare nuove soluzioni per contribuire a un’economia più responsabile, che tenda verso uno sviluppo rigenerativo.
Questa tesi indaga la possibilità di combinare la crescita di micelio con la cellulosa batterica (BC), un biomateriale già ampiamente utilizzato nel campo della sperimentazione, ma che presenta limiti legati alla sua instabilità nel tempo e alla tendenza ad assorbire umidita. Al contrario, il micelio, la parte vegetativa dei funghi, e un biomateriale naturalmente resistente all’acqua e può migliorare le proprietà critiche della BC. La sperimentazione e stata condotta seguendo il metodo del Material Driven Design (MDD) e l’approccio DIY, esplorando differenti tecniche per la crescita del materiale composito multi-organism.
La sperimentazione ha previsto l’utilizzo della BC ottenuta dalla fermentazione del te di Kombucha, sia in forma di fogli sia ridotta in ‘tartare’, per combinarla con il micelio. I campioni più interessanti sono stati preparati utilizzando substrato pre-inoculato con spore fungine e la cellulosa in fogli. Lo strato di BC viene completamente ricoperto di micelio puro, ottenendo un materiale flessibile e resistente. I protocolli di crescita sono stati ulteriormente testati e ottimizzati per quantità e ingredienti utilizzati. Una fase cruciale della sperimentazione e stata la messa a punto delle tecniche per trattare i campioni pre e post-crescita, nonché per la creazione di texture superficiali e la crescita adattata per campioni di dimensioni maggiori.
Il materiale composito risultante, UN_SKIN, ha mostrato migliori valori di WCA (Water Contact Angle), mantenendo una colorazione più stabile nel tempo. Con una consistenza simile alla pelle, sia per la sua mono lateralità di utilizzo che per la sua consistenza, è emersa l’opportunità applicativa nel settore dell’arredo imbottito. Per esaltare le caratteristiche finali, la tesi si è conclusa con la progettazione e prototipazione di una panca destinata a negozi del settore moda. L’oggetto, realizzato in lamiera di acciaio, unisce il contrasto materico e sensoriale del metallo con l’estetica irregolare e unica del biomateriale, che emerge da piccole aree imbottite modulari.
La sperimentazione di questo materiale apre la strada a nuove opportunità progettuali sia in ottica di autoproduzione, sia, come nel caso del prototipo finale, in settori affini, come quello della moda, che necessitano cambiamenti efficaci e urgenti.