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Nata a Carpi, in emilia-romagna, dove è cresciuta tra i laboratori della vetreria di famiglia e porzioni esagerate di cappelletti. Sei anni fa si trasferisce a Milano dove inizia il suo percorso come designer di prodotto presso il Politecnico di Milano. La curiosità per il campo medicale la porta nel triennio a sviluppare un prodotto di tesi finalizzato al monitoraggio e conforto del neonato prematuro che sviluppa e brevetta in seguito con l’azienda milanese Fluid-o-Tech. In concomitanza con l’inizio del biennio di magistrale in Integrated Product Design entra a far parte dell’Alta Scuola Politecnica e continua a sviluppare prodotti per l’healthcare partecipando alla call FabCare con il progetto Palpatine e sviluppa in team un home assistant per l’assunzione giornaliera di medicinali. Quest’ultimo selezionato per la Targa Giovani dell’ADI Index 2019. Al momento sta concludendo il suo percorso lavorando come tutor accademico e portando avanti il progetto di tesi di ricerca assieme all’Istituto PCB del CNR di Lecco e al centro clinico NeMO. L’obiettivo della tesi è quello di portare innovazione nello stato dell’arte delle ortesi cervicali con un prodotto co-sviluppato insieme a medici e pazienti. Crede che i designer oggi abbiano il diritto e il dovere di apportare cambiamenti tangibile, pensando a prodotti e servizi che abbiano valore per la società.

Abstract:

Il collo è la prima porzione del busto umano che collega la testa al torace, grazie al lavoro congiunto di articolazioni e muscoli flessori garantisce una corretta postura anti-gravitaria e permette di compiere i principali movimenti di flessione. Che cosa accade quando questi muscoli non sono più in grado di svolgere funzioni motorie? La loro graduale atrofizzazione porta il collo a non riuscire più a sostenere il peso della testa. Questa condizione fisica non solo è associata a dolore ed affaticamento ma provoca anche disturbi del linguaggio, deglutizione e comunicazione interpersonale, ed è comune tra pazienti che soffrono di malattie neuromuscolari (SLA, Sclerosi Multipla, Distrofie muscolari e molte altre). Per risolvere questo problema nascono ortesi a supporto del rachide cervicale, chiamati comunementi “collari”, utilizzabili in qualunque fase della malattia vita natural durante. Nonostante l’ampia dimensione di mercato le ortesi presenti oggi in commercio non riescono a soddisfare in modo adeguato i bisogni dei pazienti e dei loro medici. Grazie alla collaborazione con l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è stato possibile entrare in contatto con il centro clinico NeMO (NEuroMuscular Omnicentre) ed avviare insieme a loro un percorso di sviluppo prodotto insieme a dottori specializzati nel campo della fisiatria e della neurologia. L’obiettivo è quello di sviluppare un’ortesi a supporto del rachide cervicale che possa essere indossata in modo continuativo, che garantisca un buon livello di comfort, che sia personalizzabile e regolabile dal paziente o dal suo caregiver e che migliori la percezione di se stesso del paziente.